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Padre Claudio CrimiIl giorno 22 giugno è stato recitato il Rosario, guidato da un sacerdote di colore, per Padre Claudio Crimi che certamente avrebbe apprezzato tantissimo questa scelta, nella Basilica dell'Assunta di Sestri Ponente. Questo amico di tutti è mancato nella festa del Sacro Cuore a 79 anni, era un missionario comboniano del Cuore di Gesù (detti in origine Figli del Sacro Cuore di Gesù), dopo che le sue condizioni di salute nell’ultimo anno erano via via peggiorate. Lunedì 22 all’Oratorio Morte e Orazione di Sestri Ponente è stata allestita la camera ardente che è il locale in cui viene esposta la salma del defunto nel periodo che intercorre tra il decesso e il successivo funerale. Scelta più che opportuna perchè nei tempi passati veniva allestita proprio nell'Oratorio per gli abitanti del borgo (è ancora chiamata “ardente” dalla diffusa usanza di collocare, nel passato, fiaccole accese nel locale dove riposa la salma. Tali candele avevano la funzione di lenire gli eventuali miasmi creati dal defunto). Padre Claudio era nato a Trieste, ma di fatto gradese di adozione, frequentò il Seminario di Gorizia e per il trasferimento del papà, in quello di Genova dove, alla fine degli studi teologici fu ordinato sacerdote dall’arcivescovo Giuseppe Siri. Aderì all’ordine dei missionari comboniani e fu destinato missionario in Mozambico per oltre 30 anni. Era il periodo difficile della fine della dominazione coloniale portoghese e dell’ottenimento dell’indipendenza di quel popolo, per il quale si batté con forza; dovette sopportare la persecuzione dei dominatori: bastonature, trasferimenti forzati, confinamenti in località impervie e infine l’espulsione. Per le sue lotte a favore degli oppressi veniva chiamato il “padre guerriero” ma dovette rientrare in Italia nel 2006 per problemi di salute. Sua creatura è stata l’associazione Macibombo che si era formata attorno a lui a Sestri Ponente, finanziandone i progetti, sostenendo lo sviluppo e la crescita di una poverissima comunità annientata dalla terribile guerra fratricida del 1992 nel Mozambico, sostenendo lo sviluppo e la crescita di quelle popolazioni e creando così le condizioni per un'autonoma emancipazione. Padre Claudio fu anche assistente a Roma dell’Acse (un’associazione nata per aiutare gli immigrati nel loro difficile processo di accoglienza e integrazione nella realtà italiana) e poi ne è stato direttore dal 2007 al 2012. In questa veste giunse persino a scrivere al Presidente degli USA Barack Obama nel 2009 perorando la causa dei suoi assistiti e facendogli presente che il Governo Libico aveva risposto con durezza alle critiche dei Vescovi italiani e in particolare a quelle del Vaticano. Concludeva appellandosi al fatto che il Presidente, per storia personale e per convinzione politica era un grande punto di riferimento per la gente umile, povera ed oppressa di tanta parte del mondo. Un uomo di così tanto talento si è incontrato spesso e volentieri con il volontariato sia laico che ecclesiastico nella nostra Sestri, costoro nella quasi totalità, erano presenti sia al Rosario che alla funzione funebre celebrata dal Card. Bagnasco il 23 Giugno, ma vi è stata anche grande partecipazione di coloro che conoscevano il bene che il Padre aveva fatto per il mondo degli emarginati.

Questo è l'articolo redatto dal confratello Luciano Venzano