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Altare del Crocefisso


L'elegante altare marmoreo ha nel centro una finestrella: la "fenestrella confessionis", il loculo dove venivano collocate le reliquie dei martiri: un tempo vi era conservata l'urna con le reliquie dei Santi Martiri Vittore e Feliciano portate da Roma nel 1621 (come scrive il P. Schiaffino) dai Signori Micone e Basso e da essi donate alla chiesa nuova.

Crocefisso

La cappella è decorata con quattro tele e tre affreschi nella volta; questi ultimi, un tempo, erano attribuiti ad Andrea Ansaldo, ma oggi si è certi siano opera del Benso.

 Volta altare del Crocefisso

Le tele raffigurano alcune scene della Passione: la prima raffigura L'AGONIA DEL GETSEMANI; la seconda LA FLAGELLAZIONE; la terza LA CROCEFISSIONE; la quarta LA DEPOSIZIONE NEL SEPOLCRO, è opera di autore ignoto.

Il "6 gennaio 1621, di mercoledì, nella camera del Capitano di Sestri, Paolo Serra, si discute una domanda di Eustachio Micone e di Francesco Strixioli i quali chiedono ai Sei Magnifici che siano concesse loro due Cappelle. Al Francesco quella che resta dalla parte di ponente, dal basso alla Cappella del Missionario (oggi è l'altare della Madonna della Salute) e a detto Eustachio Micone un'altra (quella del Crocefisso) che resta alla parte di levante cioè quella del basso alla porta verso il mezzogiorno, offrendosi essi a fare l'androne a queste cappelle e farle ancora finire di tutto punto, alle loro spese e farvi poi celebrare le Messe giornalmente in perpetuo".